sabato 13 agosto 2011

MANIFESTO della MEDIAZIONE

LA CONCILIAZIONE: UNO STRUMENTO DI GIUSTIZIA EFFICACE

1. La mediazione, quale strumento di risoluzione delle controversie alternativo al giudice, è attaccata da più parti (avvocatura compresa) come qualcosa di inutile e costoso o addirittura dannoso e anticostituzionale; la verità è molto diversa e tali attacchi non solo sono spesso ingiustificati (salvo che da interessi di bottega), ma anche offensivi per chi conosce e pratica la mediazione come mediatore professionista da parecchi anni (e non è dunque mediatore dell’ultima ora).
2. Ci si domanda cosa comprendano cittadini e imprese, poiché ciò che rischia di passare è che si tratti di uno strumento che invece di favorire la giustizia la rende più difficile e costosa; mentre la realtà è che la mediazione: 1) favorisce un accordo tra le parti in conflitto attraverso l’aiuto di un terzo professionista neutrale che facilita il dialogo e l’attenzione sugli aspetti più rilevanti della negoziazione/contrattazione; 2) è rapida (spesso basta una mezza mattinata) e poco costosa. In aggiunta a ciò, la legge attuale prevede la possibilità che l’accordo (ove omologato dal tribunale) abbia valore di titolo esecutivo (cioè, “semplificando”, abbia valore pari ad una sentenza immediatamente esecutiva), comporti sgravi fiscali e altri vantaggi per le parti.
3. Per chi non ne avesse sentito parlare se non nell’ultimo anno, giova ricordare che la mediazione (o conciliazione) non è una novità italiana, ma esiste da tempo in tantissimi paesi europei ed extraeuropei (tra cui ad es. Stati Uniti, Cina, Argentina ecc.) e che la riforma italiana, entrata in vigore solo a fine marzo 2011, trae spunto da una direttiva della comunità europea che mira ad allargare il più possibile l’ambito dell’utilizzo della mediazione in tutti i settori dal diritto di famiglia, all’eredità, proprietà, commercio, società ecc.
4. A differenza di ciò che avviene normalmente nelle aule dei tribunali, la mediazione favorisce il contatto diretto tra le parti attraverso la loro presenza contemporanea nello stesso luogo, la concentrazione di tutti –consulenti compresi- nello stesso tempo sugli stessi temi senza distrazioni. Tutto ciò permette di approfondire con l’aiuto del mediatore ogni aspetto concreto e personale degli interessi delle parti, mettendo a confronto diversi obiettivi e soluzioni possibili al fine di trovare un accordo soddisfacente per tutte, cosa che non accade avanti ad un giudice chiamato a dar torto o ragione, che applica regole astratte spesso lontane dalle specificità della situazione concreta.
5. Al contrario, in una causa pendente gli avvocati si incontrano ogni morte di papa in udienza (ogni sei mesi quando va bene), i giudici cambiano, le parti non hanno occasione di contatto personale se non nei limiti ristrettissimi permessi dal giudice, ma di fatto non hanno spazio di esprimere il proprio punto di vista e di confrontarsi. In aula di tribunale non accade certo che più persone simultaneamente si incontrino e lavorino insieme, tenendo conto degli aspetti personali delle persone coinvolte, guardando ai bisogni di ciascuno, andando oltre le barriere emotive, di razza, ruoli, sesso, professioni; mentre è ciò che avviene avanti al Mediatore Professionista.
6. La verità è che la mediazione è un’occasione irripetibile; l’occasione “con la O maiuscola” e se fallisce difficilmente alle parti si presenteranno altre occasioni per trovare un accordo. Si tratta di un’occasione unica perché il livello di energie spese da tutti è altissimo; tutti sono concentrati e presenti. E’ un’incontro di lavoro, una negoziazione che si avvantaggia dell’assistenza di un terzo mediatore neutrale che agisce come facilitatore.

7. Rispetto ai problemi della giustizia ordinaria la mediazione può certo in parte aiutare ad alleggerire gli arretrati e la lentezza della giustizia civile, ma certo non ne risolve i problemi che restano. Invece è vero il contrario, che il successo pieno della mediazione dipende da una giustizia civile più celere e garantista dei diritti del creditore; infatti solo così un debitore che abbia interesse a dilazionare i propri obblighi attraverso una causa civile infinita sarà più portato a negoziare in mediazione.
8. Rispetto all’obbligatorietà della mediazione civile prevista dalla legge in alcuni casi, teniamo a far sapere ad ogni cittadino che questa non solo è rispettosa della costituzione italiana e della direttiva Europea ma è certamente utile in questa fase a far conoscere l’istituto; rispetto alle critiche sui costi che sarebbero alti e inaccettabili teniamo ad evidenziare come i costi sopportati dalle parti in causa e dallo Stato per la giustizia ordinaria civile siano certamente enormemente maggiori di quelli sopportati per la mediazione dalla collettività e dai singoli cittadini coinvolti.
9. Per concludere, la mediazione come introdotta dalla riforma pur se migliorabile, ha il pregio di far conoscere la mediazione, di avere tempi rapidissimi di risoluzione (spesso basta una mattinata), dei costi certi e contenuti, di garantire un futuro al rapporto preesistente tra le parti; tutto ciò risponde alla maggior domanda di giustizia in questo tempo storico e la cui risposta non può essere fatta solo di un maggior numero di sentenze del giudice.
10. [Tra gli aspetti migliorabili della legge forse la mediazione obbligatoria potrebbe essere costituita da una sessione congiunta informativa per le parti (come in Spagna) e i costi -ove una sola delle due parti proceda comparendo in mediazione dopo la domanda- potrebbero essere forfetizzati e/o compensati con eventuali spese di giudizio quali ad esempio il pagamento del contributo unificato o simili.]


 Il presente articolo è sottoscritto da:  
Andrea Cimatti, Carmen Chinni, Alberto Cocchi, Pasquale Colonna, Valentina Corradi, Alessandra Delli Ponti, Tiziano Dozza, Michele Draghetti, Barbara Laziosi,Alessandro Martini,Silvia Missio,Monica Morelli, Francesco Moruzzi, Andrea Palumbi, Francesco Pifferi, Giovanni Prati - 
        
( Mediatori presso la CCIAA di Bologna) 


" Scoraggia la lite. Favorisci l'accordo ogni volta che puoi. Mostra come l'apparente vincitore sia   
   spesso un reale sconfitto...in onorari, spese e perdita di tempo." ( Abraham Lincoln )






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